Big Ray – Michael Kimball

Big Ray è morto, ma il suo ricordo è tanto ingombrante e pesante quanto il suo corpo da vivo. Il figlio ne ricostruisce la vita alternandosi tra passato remoto e passato recente, tra i ricordi di un’infanzia violenta e le prove di riavvicinamento e comprensione dell’età adulta, nel tentativo di decifrare le origini della rabbia del padre e i fattori scatenanti della sua obesità. Big Ray è un romanzo al tempo stesso sconcertante e toccante che offre una serie di squarci nella complessa elaborazione di un lutto e dei traumi di un’infanzia schiacciata dalla paura. È raccontato con una voce schietta e a tratti ironica, in uno stile di scrittura molto originale, aneddotico e fotografico, che scompone la narrazione in oltre 500 brevi paragrafi staccati: come a rappresentare la natura frammentaria dei ricordi, ma anche il timore di ricordare tutto, l’incapacità di gestire, tutto insieme, il carico emotivo dei traumi infantili. Con questa opera, Michael Kimball si conferma come scrittore di grande talento, di incredibile profondità e dallo stile unico, e torna a essere pubblicato in Italia dopo “E allora siamo andati via” (Adelphi).

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Descrizione

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Big Ray è morto, ma il suo ricordo è tanto ingombrante e pesante quanto il suo corpo da vivo. Il figlio ne ricostruisce la vita alternandosi tra passato remoto e passato recente, tra i ricordi di un’infanzia violenta e le prove di riavvicinamento e comprensione dell’età adulta, nel tentativo di decifrare le origini della rabbia del padre e i fattori scatenanti della sua obesità. Big Ray è un romanzo al tempo stesso sconcertante e toccante che offre una serie di squarci nella complessa elaborazione di un lutto e dei traumi di un’infanzia schiacciata dalla paura. È raccontato con una voce schietta e a tratti ironica, in uno stile di scrittura molto originale, aneddotico e fotografico, che scompone la narrazione in oltre 500 brevi paragrafi staccati: come a rappresentare la natura frammentaria dei ricordi, ma anche il timore di ricordare tutto, l’incapacità di gestire, tutto insieme, il carico emotivo dei traumi infantili. Con questa opera, Michael Kimball si conferma come scrittore di grande talento, di incredibile profondità e dallo stile unico, e torna a essere pubblicato in Italia dopo “E allora siamo andati via” (Adelphi).

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Collana

Pagine

200

Formato

Cartaceo, copertina morbida, 12,5 x 19,5 cm

Anno di pubblicazione

2019