Una poesia
A posteriori furono trovati
disegni abbozzati di cuori e cazzi
si vedeva chiaramente
la mano dei bambini
le maestre impedivano le occhiate
perorando preghiere e croci
chi bacia la bocca finisce per sempre
nell’inferno delle fiabe
era stato un alunno senza grembiule
scrisse un biglietto dopo aver visto
quello che cela una gonna
figlio di vicolo senza padre
parlava a gesti
un attimo dopo la lettura
la piccola concupita
raccontò la sua versione
con una certa gioia
la punizione fu tremenda
in mezzo alle grida il firmatario
si prese due colpi sul muso
e poi scappò
gli ordini rimasero gli stessi
per settimane, per mesi
la classe fiera e tremante
era difesa da una legge
contro ogni forma di peccato
se la bambina tornò sui suoi passi
era troppo tardi
oltre le parolacce scritte male
c’era un pensiero amore
dal sapore tanto leggero
da scomparire in bocca
sotto un colpo uno sbuffo
di sangue
le mani arrangiate a scrivere e disegnare
già sapevano di niente
ecco un biglietto fantasma
vuoi essere la mia puttana
volevo scrivere principessa
giuro
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XXXI componimento dalla raccolta “Chiedo di non essere mostrato” di Alfonso Tramontano Guerritore, quarantenne nato a Nocera Inferiore (SA), autore di testi teatrali, versi, articoli e sceneggiature.