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immagine copertina 69 remake big bruiser dope boy

69 remake

Tratto dalla raccolta “Foghorn Leghorn” di Big Bruiser Dope Boy (Clash Books); pubblicato su New York Tyrant. 
Traduzione dall’inglese di Gabriella Ingletto.

 

Nel remake di Matrix si vede il filmato della videocamera di sorveglianza di un Best Buy che mi riprende mentre, ubriaco, entro nel negozio per poi collassare con addosso un loro visore per la realtà virtuale.

Nel remake di Memento sono in una stanza strafatto, cercando di ricordare quello che stavo dicendo.

Nel remake di Batman vado in giro di notte con indosso una maschera da quattro soldi a battere in modo demenziale. Nel remake di Vita di Pi già nei primi 5 minuti cado dalla zattera e annego e il resto del film si riduce a un’inquadratura di due ore dell’oceano.

Nel remake di Senza esclusione di colpi cerco per un’ora e mezzo di fare una spaccata, ma finisco per squarciarmi i coglioni e pisciare sangue su un tappetino da ginnastica.

Nel remake di Non per soldi… ma per amore mi presento, non invitato, al funerale di mio padre con uno stereo portatile sulla testa che rappa “Hippa to da Hoppa” di Ol’ Dirty Bastard.

Nel remake de Il fuoco della vendetta ritorno nella mia vecchia scuola, mi do fuoco versandomi del cherosene addosso e, urlando come un ossesso, mi avvento contro il mio ex allenatore di football.

Nel remake di Mamma, ho perso l’aereo, mi intrufolo in casa di mio padre, mi nascondo nel suo letto e lo aspetto con un coltello in mano, così, appena si accorge di me, in modo calmo gli dico: «Rimboccami le coperte, figlio di puttana.»

Nel remake di Top Gun non c’è nessun pilota al top.

Nel remake di Speed distribuisco erba e brandy su un Megabus, provoco una rivolta e poi faccio volare l’autobus giù da un cavalcavia, dritto dentro uno stadio durante una partita.

Nel remake de L’implacabile intercetto mio padre durante la sua corsetta mattutina e lo rincorro per strada con un coltello.

Nel remake de Il cacciatore, con indosso una pelle di cervo, tengo mio padre in ostaggio e lo costringo a giocare alla roulette russa con me.

Nel remake di Die Hard – Duri a morire, prima di essere avvolto dal clemente abbraccio della morte, continuo a essere perseguitato dal ricordo indelebile del mio incontro con Bruce Willis.

Nel remake di In fuga a quattro zampe, quando finalmente i cani e il gatto riescono a ritornare a casa, sbranano l’intera famiglia poiché, lontani dai loro padroni, si sono trasformati in bestie feroci che hanno patito la fame.

Nel remake di Stoffa da campioni, i Ducks non sono dei ragazzini che giocano in una squadra di hockey, ma delle vere anatre possenti.

Nel remake di Campione a quattro zampe la CIA uccide il cane proprio all’ultimo secondo della partita decisiva, in quanto il cane è, in realtà, una spia russa.

Nel remake di Commando, partecipo a una fiera di armi con indosso soltanto un sospensorio mimetico e compro ogni arma per “sparare alle mie chiappe.”

Nel remake di Little Miss Sunshine saltello su e giù per un negozio Whole Foods indossando soltanto un pannolino e continuando a sbavare mentre strimpello un ukulele e uno xilofono giocattolo.

Nel remake de Il re leone intitolato Il re leale si parla di un re che non mente mai.

Nel remake di Via col vento un tornado mi porta via.

Nel remake di 3 ragazzi ninja attacco bottone con tre ragazzini su un marciapiede e poi li prego di uccidermi a colpi di karate.

Nel remake de I nuovi mini ninja, con il corpo ricoperto di ingessature e fasciature, attacco bottone con tre ragazzini su un marciapiede e li prego di uccidermi a suon di calci.

Nel remake di Tre piccole pesti, tre ragazzini vengono a farmi visita in ospedale e, io, con voce flebile, gli ordino: «finite il lavoro, femminucce.»  

* * *

Nel remake di 3 Ninjas – Lo stile del dragone Hulk Hogan e io siamo una coppia gay sposata con tre figli meravigliosi.

Nel remake di Baby Birba – Un giorno in libertà vado a carponi per la metropolitana, leccando i polpacci delle persone.

Nel remake di Balla coi lupi porto un branco di lupi vestiti con giacche di pelle in una discoteca e ci esibiamo in un ballo davvero figo.

Nel remake de La bambola assassina la bambola, dal carcere, scrive una sceneggiatura sulla sua vita.

Nel remake di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, mi restringo tanto da diventare piccolo quanto un pallino di in una pistola ad aria compressa per poi spararmi dritto dentro l’utero di mia madre.

Nel remake de La febbre del sabato sera mi ritrovo da solo in un seminterrato, immerso dentro una piscina per bambini piena di acqua ghiacciata.

Nel remake di Adventures in Babysitting la mia babysitter mi fa un pompino.

Nel remake di Predator la mia babysitter viene accusata di essere una predatrice sessuale dopo avermi fatto un pompino.

Nel remake di It mi travesto da clown e, camminando a carponi, mi trascino giù nelle fogne alla ricerca della mia infanzia.

Nel remake di Will Hunting – Genio ribelle entro in un bar e, con un doppio calcio in volo, usando i miei stivali con la punta in acciaio, colpisco contemporaneamente Ben Affleck e Matt Damon in pieno petto.

Nel remake di Grosso guaio a Chinatown il mio buco del culo, che è affettuosamente soprannominato “Chinatown”, ha un grosso guaio quando si ritrova ad avere a che fare con un tizio chiamato “Skirt Rustle.”

Nel remake di Filo da torcere “Skirt Rustle” subisce la mia vendetta, quando si ritrova con le ossa della mano frantumate dalla stretta morsa del mio buco del culo.

Nel remake di Mannequin raggiro il mondo dell’arte concettuale facendo circolare per tutto il MoMa una moto telecomandata con sopra un manichino.

Nel remake di Mission: Impossible sono al rinfresco di un incontro culturale e riesco a mangiare una fetta di pizza in santa pace senza che qualcuno si avvicini e attacchi bottone.

Nel remake de Il lato positivo partecipo a una gara di breakdance e, nel tentativo di eseguire una capriola, mi rompo l’osso del collo.

Nel remake di The Wolf of Wall Street un lupo, che è in grado di fiutare la ricchezza posseduta da ogni singola persona, si mette a braccare la zona di Wall Street azzannando gole in ordine decrescente di ricchezza.

Nel sequel di Big – Grande chiamato Small – Piccolo mi trasformo in un preadolescente mantenendo la stessa testa che ho ora e mi uccido.

Nel remake di Scoprendo Forrester Bob Dylan fora un pallone da basket con un coltello a serramanico e, continuando a fumare una sigaretta dietro l’altra, sconfigge Haruki Murakami in una maratona.

Nel remake de Lo squalo si svolge lo “studio del personaggio” di Squalo, uno degli antagonisti di James Bond, e si scopre che soffre di depressione cronica.

Nel remake di Giovani, pazzi e svitati, chiamato Non più giovani, pazzi e svitati, uno spiantato va in un campo d’addestramento per diventare un cameriere tutto d’un pezzo.

Nel remake di Jumanji, mentre occupo abusivamente un palazzo per un intero anno, mi alleno per diventare un esperto nell’imitazione di Robin Williams per poi guidare la carica di una mandria attraverso la San Francisco Bay Area.

Nel remake di Navigator mi intrufolo in una Tesla, mi nascondo e, quando vengo scoperto dal proprietario (o dai proprietari), lo imploro, «Portami a casa con te.»

Nel remake di Billy Elliot si parla di un ragazzo che cresce in un ambiente culturale in cui tutti i ragazzi sono destinati a divenire dei ballerini classici, ma lui, invece, sogna di diventare un pugile professionista.   

* * *

Nel remake di Quel pomeriggio di un giorno da cani faccio una rapina in banca e poi adotto 500 cani che addestro per fare crowd surfing sui loro dorsi, mentre ce ne andiamo in giro per il paese.

Nel remake di 1997: Fuga da New York vivo tutta la mia vita senza mai visitare New York.

Nel remake di Pesi massimi un gruppo di bambini in perfetta salute viene spedito dai loro genitori in un campo estivo progettato per farli diventare morbosamente obesi.

Nel remake de L’asilo dei papà tutti i bambini muoiono perché i papà non sanno cosa fare/non sono dei veri papà/hanno appena dato quel nome all’asilo.

Nel remake de Il Santo Val Kilmer, nonostante gli venga messa una camicia di forza e venga rinchiuso in una cella imbottita, continua ancora a esibirsi in diversi numeri di travestimento e imitazioni.

Nel remake de La chiave magica, chiamato La credenza magica, nella credenza della cucina trovo una versione in miniatura di mio padre e la mangio.

Nel remake di Tremors cerco di liberarmi dalla dipendenza dall’alcol evitando i tremori delle convulsioni/di morire di astinenza.

Nel remake di Io & Marley, chiamato Io & Charlie, sposo Charles Manson, lo faccio evadere dal carcere, per poi trasferirci in Alaska ad allevare cani da slitta.

Nel remake di American Beauty il pubblico americano, finalmente, ammette di aver adorato Kevin Spacey proprio perché è un pedofilo e un pervertito cacciatore di frocetti.

Nel remake di Essi vivono il protagonista possiede degli speciali occhiali da sole, ma l’unica cosa che riescono a penetrare è un gruppo di persone che circonda un bambino viziato che urla dopo essersi fatto male.

Nel secondo remake di Die Hard – Duri a morire trascorro la vigilia di Natale scalzo in un edificio abbandonato, bevendo champagne e ascoltando Sade in compagnia dell’attore Reginald VelJohnson.

Nel remake di Mr. Smith va a Washington cerco di far passare una legge che rende punibile con la pena di morte chi taglia male un pezzo di pane.

Nel remake di Psycho mi travesto da mia madre (non uccido nessuno, semplicemente mi vesto esattamente come mia madre e vivo, mettendo da parte il fatto che la mia aspirazione sia essere la replica esatta del modo di vestire di mia madre, una vita semplice).

Nel remake de Il padre della sposa, chiamato Il padre dell’amante, un padre, che vive da solo in un piccolo appartamento, mangiando fagioli e hot dog, ha la figlia che frequenta un uomo già fidanzato.

Nel remake de Il Signore degli Anelli trascorro il resto dei miei giorni allenandomi a diventare un abile giocoliere con gli anelli, per portare allegria a migliaia di bambini sparsi per il mondo, in modo tale che non leggano mai la trilogia di Tolkien.

Nel remake di What Women Want – Quello che le donne vogliono chiamato Quello che le chiappe vogliono, mi viene concessa la capacità di leggere telepaticamente i monologhi interiori di varie chiappe che, in modo sorprendente, si rivelano sensati e discorsivi e scopro, sfruttando l’errata convinzione che i loro pensieri privati siano al sicuro, che non sono particolarmente soddisfatte di me!

Nel remake de Il Laureato in cui, laureato o meno, mi ritroverò con un debito di 55.000 dollari e sarò qualificato per gli stessi lavori per cui ero già qualificato prima di prendere (o meno) una laurea in scrittura e letteratura.

Nel remake di George re della giungla…? camminando attraverso una foresta pluviale, incontro George Saunders rannicchiato per terra con indosso un cappello da safari (vien fuori che è sotto effetto di allucinogeni e che comunica con insetti, serpenti, lemuri, ecc.)

Nel remake de I segreti di Brokeback Mountain annuso il debole ma inconfondibile odore del mio defunto amante che proviene dal tessuto della sua giacca di jeans e, lanciandomi con la tuta alare dalla nostra montagna per spargere le sue ceneri, mi schianto e mi rompo la schiena.

Nel remake di Tutti pazzi per Mary, senza volerlo, prendo anch’io parte alla storia dal momento che il tipo con cui uscivo, dopo avermi fatto un bel servizio, si è presentato al bar con il mio sperma sulla sua barba.

Nel remake di Stati di allucinazione mi chiudo in una stanza sforzandomi di guardare 10 film di Steven Seagal di fila, prendendo 2 pasticche di LSD ogni 2 ore.

Nel remake di True Lies scendo giù in una buca piena di cemento fresco con una testata nucleare avvolta nella bandiera americana e do l’ok con il pollice come Schwarzenegger in Terminator 2 – Il giorno del giudizio.

Nel remake di Cambia la tua vita con un click punto il telecomando magico verso la Terra e poi clicco “spegni.”

 

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Leggi l’estratto in lingua originale sul magazine online New York Tyrant: http://magazine.nytyrant.com/69-remakes-big-bruiser-dope-boy/

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